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Correlazioni in Medicina



Qualità di vita nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato in terapia di mantenimento con Pemetrexed versus placebo


La terapia di mantenimento con Pemetrexed ( Alimta ) migliora significativamente la sopravvivenza generale e quella libera da progressione rispetto al placebo, e ha mostrato un buon profilo di sicurezza in uno studio di fase 3, controllato con placebo, in pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato.

Di seguito sono riportati i risultati relativi a qualità di vita, palliazione dei sintomi e tollerabilità.

Dopo 4 cicli di terapia di induzione a base di Platino, 663 pazienti con carcinoma al polmone non a piccole cellule di stadio IIIB o IV e performance status ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) di 0 o 1 sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 2:1 nel periodo 2005-2007, utilizzando il metodo di minimizzazione di Pocock e Simon, a ricevere Pemetrexed ( 500 mg/m2 ogni 21 giorni; n=441 ) oppure placebo ( n=222 ) più la migliore cura di supporto fino alla progressione della malattia.

I dati di efficacia primaria sono stati riportati in precedenza.

I pazienti hanno completato la scala Lung Cancer Symptom Scale ( LCSS ) al basale, dopo ciascun ciclo e dopo l’interruzione.

Il peggioramento dei sintomi è stato definito come un aumento di 15 o più mm rispetto al basale su una scala di 100 mm per ciascuna voce alla scala LCSS.

L’esito primario per queste analisi di qualità di vita era il tempo al peggioramento dei sintomi, analizzato per tutti i pazienti randomizzati.

Le caratteristiche basali, inclusi i punteggi alla scala LCSS, erano ben bilanciate tra i gruppi.

I punteggi alla scala LCSS basali erano bassi e ciò indicava un basso peso della malattia per i pazienti senza progressione della malattia dopo il completamento del trattamento di prima linea.

Un intervallo di tempo più lungo prima del peggioramento è stato registrato per il dolore ( hazard ratio [ HR ] 0.76; p=0.041 ) ed emottisi ( HR=0.58; p=0.038 ) con Pemetrexed che con placebo; non è stata notata alcuna ulteriore differenza significativa nella analisi del tempo alla progressione.

Ulteriori analisi longitudinali hanno mostrato un maggiore aumento nella perdita di appetito nel gruppo Pemetrexed che in quello placebo ( 4.3 mm vs 0.2 mm; p=0.028 ).

I tassi di utilizzo delle risorse sono risultati statisticamente più alti per Pemetrexed che per placebo: ricoveri in ospedale per eventi avversi legati al farmaco ( 4% vs nessuno; p=0.001 ), trasfusioni ( 10% vs 3%; p=0.003 ) e farmaci che stimolano la eritropoiesi ( 6% vs 2%; p=0.017 ).

In conclusione, la qualità di vita durante la terapia di mantenimento con Pemetrexed è simile a quella ottenuta con placebo, ad eccezione di un lieve aumento nella perdita di appetito e di un ritardo significativo nel peggioramento del dolore e nella emottisi.
Visti i miglioramenti nella sopravvivenza generale e libera da progressione osservata con la terapia di mantenimento con Pemetrexed, tale trattamento rappresenta un’opzione per pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato non-squamoso che non hanno mostrato progressione dopo terapia di induzione a base di Platino.

Belani CP et al, Lancet Oncol 2012; 13: 292-299


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